La necessità di un Segretario Esecutivo di Governo
Tre proposte contro la mancanza di responsabilità dei politici e la frammentazione elettorale.
Quanti movimenti e partiti ci sono a San Marino?
Se avete risposto “troppi”, siete sulla buona strada.
Alle ultime elezioni politiche si sono presentate nove forze politiche differenti (contando separatamente liste e coalizioni). In quelle precedenti, ben tredici.
In media, quindi, ci sono sempre una decina di gruppi politici a contendersi i 60 seggi del Consiglio. Facendo due conti, con una popolazione di circa 34.000 abitanti, ogni forza rappresenta - in teoria - circa 3.000 persone.
Un record mondiale in termini di rappresentanza, se non il record.
E, come se non bastasse, nonostante tutta questa abbondanza di sigle, nessuno si prende mai una vera responsabilità di governo.
Ma serve davvero tutta questa frammentazione?
Il problema del personalismo
A San Marino ogni tanto nasce un nuovo partito o movimento.
E poi un altro. E poi un altro ancora.
Molti di loro dicono (e fanno) più o meno le stesse cose.
Cambiano solo i nomi, i colori, i simboli. O i capi.
Perché? Perché il personalismo è la vera malattia della politica sammarinese.
Non si crea un partito per portare avanti un’idea, ma per avere visibilità.
Per dire: “Ci sono anch’io”, “Voglio contare”, “Fatemi spazio”.
Il risultato? Liste piccole, spesso improvvisate, con due-tre persone davvero competenti e tante altre che sono dei semplici “segnaposto”.
Ma quando il personalismo dovrebbe diventare responsabilità?
Silenzio. Spariscono tutti. Nessuno risponde.
La responsabilità che non esiste
Tutti sappiamo che San Marino recentemente ha vissuto anni difficili, soprattutto dopo la crisi del 2008.
Il sistema bancario è crollato, la fiducia dei cittadini pure. Sono stati anni duri.
Ma… di chi è la colpa?
Non lo sappiamo.
Perché nessuno ci ha mai messo la faccia.
Nessuno si assume mai la responsabilità delle decisioni.
Eppure è la cosa più importante in politica.
Se una cosa va bene, qualcuno va premiato. Se una cosa va male, qualcuno deve pagare politicamente.
Invece, a San Marino, non succede mai.
Tutti sfuggono. Tutti si riciclano.
Serve un Segretario Esecutivo
Ecco perché propongo l’introduzione di un Segretario Esecutivo.
Una figura politica ben definita: il capo dell’Esecutivo, simile a un Primo Ministro italiano, che coordini tutte le Segreterie e risponda dell’operato del Governo.
Un punto di riferimento per la cittadinanza.
Una persona a cui chiedere conto.
Una figura da lodare se le cose vanno bene e da incolpare se vanno male.
Oggi, invece, l’esecutivo è un insieme di segretari autonomi, spesso slegati tra loro, che navigano ciascuno nella propria direzione.
Ridurre la frammentazione con il bipolarismo
L’altra proposta è semplice: favorire il bipolarismo.
In un Paese piccolo come San Marino, non servono dieci partiti.
Ne basterebbero due:
una forza moderata/conservatrice
una forza riformatrice/progressista
E dentro queste aree, ci possono essere anche più anime. Ma con una visione comune, con programmi seri, e con alleanze stabili.
Non accozzaglie temporanee per prendere i voti e spartirsi le Segreterie.
Si eviterebbero così governi costruiti a tavolino la notte prima del voto.
E si darebbe ai cittadini un’alternativa chiara.
L’obiettivo non è accentrare il potere
Lo so.
Queste due riforme - Segretario Esecutivo e bipolarismo - possono sembrare un accentramento di potere.
E lo sarebbero, se non bilanciate con qualcosa.
Ecco perché la terza riforma che propongo è una nuova forma di Arengo, come contropotere democratico.
Un Arengo digitale, moderno e popolare
Immaginiamo un’assemblea digitale aperta a tutti i cittadini sammarinesi maggiorenni, dove si possa:
votare proposte in tempi rapidi
intervenire su decisioni rilevanti
esercitare una forma di democrazia diretta
Il meccanismo è semplice: se almeno 20 Consiglieri su 60 richiedono di rimandare una legge all’Arengo, si va al voto popolare.
Le tecnologie oggi esistono: autenticazione sicura, voto elettronico, blockchain per garantire trasparenza e anonimato.
Sarebbe un sistema simile ai referendum, ma più rapido, più economico e più partecipato.
Un vero freno democratico a un potere esecutivo più forte.
Una garanzia per i cittadini.
In sintesi: tre riforme, una direzione
Un Segretario Esecutivo, per responsabilizzare la politica
Una legge elettorale che favorisca il bipolarismo, per dare stabilità e visione
Un nuovo Arengo, per ridare voce diretta ai cittadini
Perché senza responsabilità, senza scelte chiare, e senza strumenti di partecipazione, la nostra Repubblica rischia di restare in balia di piccoli giochi di potere.
E la politica diventa solo una gara di bandierine.
In cui a perderci, alla fine, siamo tutti.




la politica sammarinese sembra che "imita" la politica italiana?? XD XD XD XD